Le composizioni presenti nel plastico

IL PALATINO

Dal vero...

 

Foto: M.Ledieu, anno 2001

Uno dei più famosi dei sette Colli romani, sul quale secondo la leggenda fu fondata Roma, il "Palatino", diede il nome ad uno dei treni internazionali più importanti, e per certi versi "rivoluzionari", che circolarono sulla rete ferroviaria italiana.

Questo treno collegò per più di 50 anni Roma con Parigi, ossia due delle capitali più importanti d'Europa, attraversando la costa tirrenica, l'appennino ligure, la pianura e collina piemontese, il valico del Frejus per poi giungere in terra francese, toccando le città di Modane, Chambery e Dijon e percorrendo circa 1500 km di strada ferrata.

Un treno che ebbe in composizione carrozze letto di prima e seconda classe e carrozze cuccette di sola seconda classe, divise da una carrozza ristorante atta al servizio del pasto serale e della colazione del mattino seguente.

La "rivoluzione" fu nell'offerta commerciale dedicata ai viaggiatori del Palatino ovvero la formula del tutto compreso; infatti, all'interno del prezzo del biglietto, fu compreso il viaggio in vagone letto o cuccetta, la cena e la colazione del mattino seguente, senza dover pagare alcun supplemento accessorio, come già avveniva nei viaggi in aereo o in nave.

 

Con questa scelta, ampiamente pubblicizzata da parte di FS, SNCF e CIWL, si volle puntare a una clientela dinamica, più turistica e moderna: una clientela senz'altro meno "elitaria" di quella che aveva frequentato nei decenni precedenti, sulla stessa relazione Roma-Parigi-Roma, il lussuoso "Rome Express", reso celebre anche dal Cinema, soprattutto nel periodo tra le due Guerre.
Può qui ricordarsi come il citato "Rome Express" sia coesistito in orario con il Palatino per diversi anni. 

Il Palatino iniziò il suo primo viaggio il 28 settembre 1969 alle 17:43 dalla stazione Termini di Roma, giungendo alla stazione di Parigi Gare de Lyon alle 9:24 della mattina successiva.

Foto: M.Ledieu, anno 1994

In direzione opposta la partenza da Paris Gare de Lyon fu alle 18:22 con arrivo a Roma Termini alle 9:35.

Diverse erano le manovre che il Palatino doveva eseguire: a Genova Piazza Principe veniva agganciata la doppia trazione per affrontare il valico della succursale dei Giovi, sganciata poi a Ronco Scrivia con una fermata di servizio; a Torino Porta Nuova veniva agganciata la sezione proveniente da Firenze Santa Maria Novella (che durò fino all'orario invernale 1982/1983) e veniva riassegnata la doppia trazione per superare il valico da Bussoleno a Modane.

Classificato alla sua entrata in servizio come Rapido 617/618, nel 1971 gli vennero assegnati i numeri 212/213 che mantenne fino al dicembre 2002. Dal primo ottobre 1978 perse la classificazione di Rapido e gli venne attribuita quella di Espresso; il 31 maggio 1987 assunse la classificazione di Eurocity e il 23 maggio 1993, sempre in concomitanza del cambio orario, il Palatino assunse la classificazione di Euronight/Euronotte grazie a una direttiva UIC che consentì di effettuare le verifiche dei passeggeri alla dogana senza svegliarli, consegnando i documenti al personale FS (piccolo "privilegio" peraltro riservato solo a coloro che viaggiavano nelle vetture letto di prima classe).

Foto: Franco Pepe, anno 2002

Nell'orario invernale 1999/2000 le moderne locomotive elettriche E402b, inizialmente assegnate al servizio merci, furono dirottate al servizio passeggeri a lunga percorrenza e il primo convoglio che ne fu assegnatario fu proprio il Palatino. Un anno dopo il treno ebbe in composizione una nuova e moderna carrozza letto con cabine singole dotate di bagno privato, interni in legno, televisore e aria condizionata: la “Excelsior”, il più prestigioso tipo di Wagon Lits mai realizzato in Italia, con un numero limitato di cabine, in grado di offrire un comfort ed un livello di servizio davvero paragonabile a quello di un... grande albergo a cinque stelle!

Nel 2001 comparve, nell'orario ufficiale della nuova Trenitalia, una composizione di rinforzo del Palatino, composta da sole carrozze cuccette che prese la numerazione di Euronotte 1212 e 1213, con partenza da Roma Ostiense e arrivo a Parigi Bercy, effettuato solo in concomitanza delle festività o delle vacanze estive. Questa relazione aggiuntiva durò solo un anno.

Riassumendo, il Palatino rimase per quasi vent'anni immutato nella sua percorrenza avendo sempre come numerazione 212/213 tra Roma-Genova-Modane-Parigi e viceversa fino al 14 dicembre 2002, quando il collegamento abbandonò la tirrenica e il valico del Frejus e passò da Firenze-Bologna-Milano-Domodossola attraversando il valico del Sempione, e assumendo la nuova numerazione 226/227. Questa variazione fu fatta in funzione dei lavori di adeguamento del traforo del Frejus per la sagoma internazionale GB1 UIC che furono avviati nel 2003.

Dal dicembre del 2011 fu soppresso definitivamente il collegamento tra Roma e Parigi a causa della concorrenza spietata dell'aereo.

... al modello:

La composizione riprodotta sul Plastico dei Giovi si ispira a quella circolante nell'orario FS tra il 1999 e il 2000 con:

  • locomotore E402b soprannominata “francia” per avere in dotazione il pantografo per la tensione elettrica francese.
  • 5 vetture letto tipo MU.
  • 1 vettura ristorante gran comfort livrea bandiera.
  • 8 carrozze cuccette corail SNCF di seconda classe.


 

Il convoglio, dopo una ricerca non facile di tutte le carrozze necessarie, ha subito numerose elaborazioni:

  • tutte le carrozze letti e cuccette hanno una illuminazione dedicata per viaggiare in notturna,  con luci di corridoio sempre accesa e qualche cabina illuminata con luce bianca o blu e le rimanenti spente;
  • la carrozza ristorante è stata illuminata con luce diurna;
  • È stata volutamente installata sull'ultima carrozza cuccette SNCF le lanterne di coda FS: nel regolamento delle ferrovie dell'epoca, infatti in notturna, era obbligo la predisposizione della coda di fine convoglio con luce lampeggiante alterna tramite lanterne;
  • su alcune carrozze sono stati modificati i loghi non coerenti con l'anno di riferimento, principalmente per quelli SNCF sulle cuccette, utilizzando solo il logo SNCF “casquette” (in uso sulla rete francese dal 1992) e rimuovendo i loghi TEN su alcune carrozze letto (compagnia chiusa nel 1995 assorbita dalla società ARTESIA);
  • infine è stata data una lieve patina di vissuto all'intero convoglio per smorzare i colori troppo accesi.

 

Ricostruzione delle composizioni

Fonte: RMB, Rails Miniatures de la Boucle

Composizione 1973:

 

Composizione 1977-1978:

Composizione 1996:

 

Composizione 1996-1997:


Video tratto da "LE MAGAZINE DU RAIL N°30 - 1970 SNCF Ferroviaire / French Trains" - Link video completo www.youtube.com/watch?v=LmMS7XY4O9E

 

 

Gli orari nei vari anni

Fonte: archivio storico online di Fondazione FS