Il progetto del plastico

Prima di parlare di progetto, spieghiamo brevemente lo scopo di questo plastico:

A differenza degli altri plastici associativi, lo scopo che ci vogliamo prefiggere, noi del Mastodonte, è quello di creare uno strumento che possa trasmettere informazioni e conoscenze tecniche, storiche e logistiche, oscure per la quasi totalità delle persone che salgono e scendono dai treni di ogni giorno, incuranti di cosa realmente c’è dietro il “sistema ferrovia”. Riprodurre un pezzo di “ecomuseo” – museo distribuito sul territorio delle opere più importanti della linea, senza trascurare la complessa parte gestionale.

E a chi può essere rivolto questo nuovo mezzo comunicativo in “3D”? Sicuramente le scuole, ma anche appassionati, senza peccare di presunzione, per alcuni aspetti, anche allo stesso personale delle ferrovie.

Si parte dal plastico esistente di Percivale, da dove ci si prolungherà verso la stazione di Busalla (attualmente in lavorazione). Da qui proseguiremo l'ampliamento del plastico, con la piccola stazione di Borgo Fornari, la stazione di Ronco Scrivia, le stazioni di Isola del Cantone, di Pietrabissara e di Rigoroso, giungendo al nostro capolino modellistico con la stazione di Arquata Scrivia comprensiva di Bivio Scavalcamento, meglio conosciuto come “Salto di Montone”.
Progetto sicuramente imponente, basta pensare che, a plastico finito, si arriverà ad una superficie di circa 150 mq, con notevoli difficoltà di reperimento di finanziamenti, di manodopera e di tempi. Tutto questo senza mai dimenticare il vero nostro obbiettivo: riprodurre con estrema fedeltà gli angoli, le zone, i quartieri e le città sopracitate, tenendo ancora di più fede al tracciato dei binari. Vogliamo che la gente venga rappresentata sul plastico, grazie alla presenza della propria casa, quella dell’amico, del cugino, ecc.

Tornando alla complessità gestionale che si ha con un opera così grande, solo per la quantità di binario posato, viene ulteriormente aumentata la sua complessità attraverso determinate caratteristiche, come la gestione dei treni ad orario programmato e ad una precisa ambientazione (anno 1999-2000).

La gestione “fisica” dei convogli viene regolamentata con un software, ACEI-PC, che ne rende ancor più realistica la gestione del traffico, in quanto simula esattamente il funzionamento dell’impianto ACEI usato sulla rete FS. Avendo tante postazioni ACEI (una per stazione), è stato necessario creare il software SCC che gestisce in remoto i diversi PC periferici e che simula anche le informazioni sulla tipologia del treno stesso, grazie alla sua identificazione attraverso il numero treno come avviene nella realtà.

Non mancano però gli aspetti sia multimediali che storici legati al plastico: la creazione di punti di informazione al pubblico (monitor) con indicanti gli orari dei treni di arrivo e di partenza per ogni stazione interessata, e l’interfaccia del vecchio quadro ACEI della stazione di Ronco Scrivia al software di gestione citato prima, così chiunque potrà osservare tutti i movimenti all’interno della stazione stessa in tempo reale.

A plastico terminato, le caratteristiche informatiche saranno:

  • IMPIANTO DIGITALE: costituito da materiale Zimo, fornito da Modellismo Portigliatti di Torino
  • POSTAZIONE DI CONTROLLO: 18 monitor complessivi, di cui 9 per la gestione della circolazione, 3 per le telecamere disseminate su tutto l’impianto, 3 per il software SCC e altri 3 per la gestione dei monitor e della informazione al pubblico.

Si prevede, quindi, una gestione del plastico con circa 6 persone (3 alla postazione centrale e 3 sparse lungo il plastico).
Ad ogni stazione (Busalla, Mignanego, Ronco e Arquata) sarà presente un telefono collegato alla postazione centrale che servirà, a chi sul posto, di comunicare eventuali problematiche o manovre da gestire.

Qui di seguito trovate i link dei file sullo stato attuale e sul progetto del Plastico dei Giovi, divisi sui due livelli.

 Stato attuale del plastico

 Progetto plastico